Enrico Picaglia, vita di un Ardito del IX Reparto d’Assalto un libro della collana Storica
Studiosi e appassionati della Grande Guerra hanno sentito citare più volte il IX Reparto d’Assalto, gli Arditi, il Maggiore Messe, il Monte Grappa. Enrico Picaglia, fu, a buon diritto, uno dei protagonisti dell’epopea degli Arditi sul Monte Grappa, sebbene fino ad oggi non gli fosse stata dedicata un’opera che ne raccogliesse la vita e le gesta sul campo di battaglia.
Enrico Picaglia: l’uomo, il soldato, l’ardito
Nato a Modena l’18 settembre 1892 da famiglia con forti tradizioni risorgimentali. Enrico si arruolò come volontario nell’Esercito; nella guerra italo-turca riportò una grave ferita e ricevette un encomio e una MBVM. Frequentò quindi i corsi per la Scuola Allievi Ufficiali di Modena nel 1915, uscendone sottotenente. Nel maggio dello stesso anno era al fronte della Grande Guerra dove, con il 25° (Brigata Bergamo) fu comandante di Compagnia, partecipando alle azioni sui colli di S. Maria e S. Lucia e nel 1917, con il 59° (Brigata Calabria), ai fatti d’arme del Col di Lana e Colbricon.
I Reparti d’Assalto
Negli Arditi fin dalla fondazione a Zortea, fece parte del VI Reparto d’Assalto rinominato poi IX. Con quest’ultimo, comandato dal Maggiore Messe, partecipò alla riconquista di Col Moschin e Col Fagheron. Fu fra i feriti sull’Asolone il 24 giugno ed ottenne il grado di capitano. In ottobre Enrico era ancora in carico al IV Reparto d’Assalto di Marcia per la riabilitazione, con il divieto di partecipare a combattimenti. Il giorno 25 dello stesso mese il IX fu chiamato di nuovo sull’Asolone. Picaglia si ritrovò al comando della II^ Compagnia, essendosi offerto volontario in sostituzione del Cap. Zancanaro, che era indisposto. Aveva già riguadagnato le prime linee dopo il ripiegamento, quando seppe che Messe ed il Gagliardetto del IX Reparto d’Assalto erano circondati e bloccati dagli austriaci. Ritornò allora con un plotone a quota 1.487 dove liberò, con un colpo di mano, il Comandante, il portastendardo Vitali ed altri due Arditi.
Tale azione costò ad Enrico la sua giovane vita.
Verrà decorato con la MAVM ed a lui sarà intitolato il cimitero militare di Cason del Coston. Il Prof. Giovanni Cecchin, studioso di Hemingway, scrisse che Pickles, il personaggio di un racconto del futuro premio Nobel (The Woppian Way), è stato ispirato proprio da Enrico Picaglia.
Il perché di questo libro
Questo libro nasce dall’inatteso ritrovamento, da parte degli autori, di uno scrigno in cui prima la sorella e poi la nipote del Capitano Picaglia avevano gelosamente custodito, per oltre un secolo, documenti e lettere. Partendo dagli inediti documenti di famiglia, tra cui la corrispondenza fra il Maggiore Messe e la mamma dell’ardito modenese, hanno quindi intrapreso una lunga ricerca che ha permesso loro di narrare, attraverso la vita di Picaglia, alcuni dei principali avvenimenti che videro protagonisti il VI Reparto d’Assalto, prima, e il IX, poi.
Chiude il libro una ricca appendice documentaria, arricchita da materiale fotografico.
Dal 2021 è stato ristrutturato e reso nuovamente visitabile il cimitero militare di Cason del Coston, nel Comune di Borso del Grappa (TV), intitolato al Capitano Enrico Picaglia, che oggi riposa, sebbene le sue spoglie non siano mai state ufficialmente identificate, nel Sacrario Militare di Cima Grappa.
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