Il Monte Majo – La Grande Guerra sulle Prealpi Venete, un libro della collana Storica
Dopo l’offensiva di primavera del 1916, meglio nota come Strafexpedition, l’esercito austroungarico si asserragliò lungo un baluardo difensivo.
Un insieme di trincee, reticolati e postazioni in caverna, ulteriormente rafforzati grazie alle cime delle montagne.
Fra queste cime una delle più inespugnabili fu proprio quella del Monte Majo.
Gli austriaci riuscirono a tenere saldamente questa cima fino alla fine delle guerra.
Gli Alti Comandi Italiano chiesero più volte la conquista.
Questo monte aveva infatti una posizione particolarmente strategica in Val Posina, nel settore del Pasubio.
Il Regio Esercito, aveva pianificato anche la possibilità di farne esplodere la cima pur di conquistarlo. Così come già fatto dagli austriaci il 23 settembre 1916 sul Monte Cimone.
Attraverso fonti d’archivio, diari di reggimento e resoconti sugli interrogatori dei prigionieri di guerra vengono ricostruiti i cruenti scontri che insanguinarono le pendici del Monte Majo, opponendo i Kaiserjäger del II Reggimento ai fanti della Brigata Roma e agli Alpini.
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